Certo sono più sapiente io di quest’uomo, anche se poi, probabilmente, tutti e due non sappiamo proprio un bel niente; soltanto che lui crede di sapere e non sa nulla, mentre io, se non so niente, ne sono per lo meno convinto, perciò, un tantino di più ne so di costui, non fosse altro per il fatto che ciò che non so, nemmeno credo di saperlo. ( Apologia di Socrate, cap. 6)
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https://studiahumanitatispaideia.blog/2021/07/03/diogene-il-cane-e-gli-sviluppi-del-cinismo/
«Tra le cose che esistono, le une dipendono da noi, le altre non dipendono da noi. Dipendono da noi: giudizio di valore, impulso ad agire, desiderio, avversione, e in una parola, tutti quelli che sono propriamente fatti nostri. Non dipendono da noi: il corpo, i nostri possedimenti, le opinioni che gli altri hanno di noi, le cariche pubbliche e, in una parola, tutti quelli che non sono propriamente fatti nostri.» |
(Epitteto, Manuale) Manuale di Epitteto (Enchiridion) [pdf] "Non cercare di fare in modo che ciò che accade accada come desideri, ma desidera che ciò che accade accada come accada." Vita e filosofia di Epitteto https://www.scuolafilosofica.com/628/epitteto Premessa: il primo approccio alla filosofia non dovrebbe essere solo quello di seguire o insegnare lezioni, ma di applicare i principi. Vivere come un filosofo che apprende e si mette in gioco, più che come un maestro che rivela. Etica: Non c'è nessun bene o male oltre quello morale. "Prefiggiti una regola di vita alla quale ti atterrai, solo e in presenza d'altri." ---> Nessuno compie il male volontariamente: l'unico bersaglio (scopo) è il bene, ma lo si può mancare. ----> Cura la tua interiorità, la tua coscienza: quel lume della ragione che puoi controllare. Puoi perdere tutto ma non la tua intenzione e la tua dignità. ---> Gli altri non possono ferirti proprio per questo centimetro di libertà che ci rimane. Solo gli amici hanno accesso alle tue debolezze, ma bisogna sceglierli per stima, non solo per piacere o affetto. I democratici possono condannare Socrate, ma lui può decidere di filosofare fino alla fine. Vespasiano può minacciare il senatore Elvidio Prisco, lui può decidere di non aver paura di morire. Abbiamo sempre il potere di NON rinunciare a noi stessi. Fisica: La natura è coerente con se stessa. "Vuoi dunque qualcosa di diverso dal meglio? E cosa c'è di meglio di ciò che piace a dio?" “Non tutte le tempeste arrivano per distruggerti la vita. Alcune arrivano per ripulire la tua strada”. (Seneca) ---> L'unico tempo da considerare è il presente. ---> Ogni cosa che accade è razionale. ---> Ogni bene è provvisorio. -----> Tieni presente i tuoi limiti e fanne un punto di forza (vita e unicità). ---> Sii grato per quello che accade e impara a perdonare. Non perché hai sbagliato per forza. Ma perché non troverai niente di utile nelle lamentele. Logica: Ogni attività umana si fonda sul Giudizio. "Non lasciarsi trascinare dalle rappresentazioni del successo altrui, il bene dipende da te." ---> Non farti plagiare da una felicità impermanente. Non confondere la breve soddisfazione con la più lunga felicità. ----> Distingui l'evento dal tuo giudizio sull'evento. ----> Ripensa alla tua vita per migliorare te stesso. Curare la propria persona per divenire sempre più consapevole. ---> Non avere paura della morte: un limite all'esistenza tende a dar luce a quei giorni. Seneca a Lucilio: " Che la morte possa coglierti nel momento di maggior splendore". --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Collegamento con Marco Aurelio, Pensieri Esercizi della Restrizione dell'Io Se ti separi da ciò che non sei (ciò che hai fatto, ciò che dirai, ciò che gli altri pensano, ciò che appartiene al destino, o al caso) e... la tua facoltà intellettiva vive nel presente, facendo ciò che è giusto, volendo ciò che accade, e dicendo la verità, allora potrai vivere con serenità e benevolenza nel confronto del tuo daimon. ---------------------------------------------------- Albert Ellis, (psicologo clinico) collegamento ---> L'ansia e la terapia razionale emotivo-comportamentale (REBT).
Più che dall'evento, dipende dai nostri pensieri sull'evento. Ma quei pensieri e quell'attivazione arriva e passa: non puoi evitare i pensieri o l'agitazione, ma puoi notarli senza giudicare e lasciarli andare. Spesso per tentare di superarla usiamo soluzioni disfunzionali come il controllo, l'evitamento e la richiesta di aiuto, ma non facciamo che peggiorare la situazione. [Il ragno non saprebbe più regolare le sue 8 zampe se in ogni momento tentasse di controllare razionalmente il movimento] Non possiamo controllare emozioni e pensieri, ma solo le azioni. Evitare una situazione potenzialmente ansiosa non fa che far crescere l'ansia per quello che stai evitando. Può essere utile invece toccare con mano quell'occasione, aumentare la superficie di contatto per aumentare progressivamente la nostra resilienza e la nostra gestione emotiva. L'aiuto quando davvero ci serve è utile, ma spesso diventa una resa: ci rendiamo conto che non siamo in grado di fare qualcosa (o così abbiamo deciso) e deleghiamo ad altri. L'evitamento si combatte con l'esposizione. Il controllo con il lasciar andare dopo aver notato senza giudicare. La richiesta di aiuto con la responsabilità e l'iniziativa. Altri tipi di evitamento sono il perfezionismo, che spesso porta al blocco, e l'iperattività che porta al controllo e al senso di colpa: in entrambi i casi bisogna imparare ad essere gentili con se stessi. Se quel giorno non si è fatto abbastanza, ci si rimboccherà le maniche quello seguente. Niente scuse, ma niente rimproveri stressanti e giudizi esagerati. Si limita l'ansia derivata dall'eccesso di ragionamento se si sta meno nel presente e più nel passato o nel futuro: si resta più nel presente se ci si appiglia più ai sensi e alle emozioni rispetto alle idee. Rabbia e senso di colpa spesso si legano all'ansia. Per il senso di colpa: serve a poco ragionarci (o sragionarci) serve essere consapevoli di eventuali errori, prenderne la responsabilità senza dare la colpa agli altri e, se possibile, rimediare. Per la rabbia, può servire cambiare momentaneamente aria, tentare di rallentare i movimenti ed abbassare i toni, poi - dopo - ritornare a discutere. Per l'ansia sociale e relazionale: cerca di pensare meno a te stesso e la tua insicurezza (porta all'analisi auto-paralizzante) e di più all'ascolto e agli altri. Per l'ansia scolastica e lavorativa: cerca di prepararti a dovere, ma non puoi sapere davvero se sei pronto finché non ci provi, e continuare a rimuginarci sopra, ancora una volta, porta alla paralisi e all'ansia. ------------------------------------------------------------ La peggiore fantasia: più cerchi la paura, più questa scompare. Favola dei porcospini, Schopenhauer Ruota della consapevolezza: sensi, corpo, pensieri e emozioni, relazioni. Utilità della meditazione per rendersi consapevoli (senza giudizio) dei propri stati (pensieri e attivazioni). Approfondimenti \ fonti Per approfondire la tematica per quanto riguarda il Metodo di Studio: https://imparareadimparare.blogspot.com/2022/05/metodo-di-studio-una-panoramica.html ------------------------------------- Per approfondire il discorso sull'IO e il conoscere se stessi: Articolo sugli esercizi anti-vergogna Live di Rick Du Fer sulle 10 regole d'oro dello stoicismo: ------------------------------------------------------------------------------------------ (VAI AL LINK) ---------------------------------------------------- |
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