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venerdì 11 ottobre 2024

Fonti, esempio: storia della scuola e oggetti che parlano

 Documenti e foto di repertorio: la scuola negli anni


Foto 1



Foto 2


Foto 3




Foto 4




POSSIBILE INTERVISTA ALLO "STUDENTE DEL PASSATO"





---- fonti, per approfondire: https://piccolescuole.indire.it/


lunedì 10 dicembre 2018

Valutazione delle fonti e fake news


La fonte è quell'articolo, quel video, quel libro da cui si prende un determinato dato, informazione o ricerca sui cui poi elaborare un ragionamento, un lavoro, o una condivisione.
Quando si scrive una tesi o si fa una ricerca scolastica, per esempio, tutte le fonti di informazione (libri, capitoli, articoli, siti internet,…) che sono state utilizzate per redigere il proprio elaborato vanno espressamente citate nel testo e riportate nella bibliografia finale.

[Per indicazioni su come redigere una bibliografia consultare questo breve documento]


La capacità di valutare le fonti è ormai sempre più importante. Non solo per compiti scolastici o accademici, ma anche nel quotidiano. L'era dell'informazione ci permette di acquisire notizie e dati con facilità, ma proprio per questo, dobbiamo essere capaci di discernere e valutare il più possibile correttamente.

Spesso non abbiamo neppure voglia o l'intenzione di controllare le fonti, ma serve anche nella vita comune...
E ci comportiamo in modo diverso da "Bill":


A volte basta solo guardare i link o i titoli degli articoli per non darvi credito... davvero, fermatevi (fermiamoci) cinque secondi secondi prima di condividere senza riflettere.

(https://www.lercio.it/, Il Fatto Quotidaino, kontrokultura.com e compagnia)






Ma, oltre ad evitar figuracce, serve a motivare le nostre opinioni


Ci sono quindi dei possibili criteri per scegliere e valutare le nostre fonti di studio e di informazione, per esempio:

Criterio 1: autorità  (autorevolezza)

a) È chiaro chi sia il responsabile del sito e\o del contenuto della pagina?

b) Vi è un modo di verificare la legittimità e la competenza dell'autore o dell'organizzazione dietro al contenuto?

c) Il contenuto cita altre fonti?

Criterio 2: accuratezza e precisione

a) Vi sono delle fonti ben organizzate?

b) Il contenuto è scritto in italiano corretto o contiene errori tipografici?

c) Il sito ha una pagina informativa dove chiarisce lo scopo del sito stesso?

d) Il sito pubblicizza qualcosa che non c'entra nulla con i suoi contenuti?

Criterio 3: aggiornamento

a) Ci sono molti link non validi?

b) Quando è stato aggiornato?

Criterio 4: completezza ed adeguatezza

a) Le informazioni del sito sono adeguate al tuo bisogno, alla tua ricerca?

b) Gli argomenti sono ben presentati e sono privi di contraddizione?

c) Il sito o la fonte riportano fatti oggettivi di confronto?

d) È possibile commentare ed avere un "confronto fra pari"?

Criterio 5: obbiettività

a) Le informazioni sono neutrali?


b) Ci potrebbe essere un intento polemico o politico dell'autore?

c) Ci potrebbe essere un vantaggio economico? (notare il dominio, se .gov  .edu o .com  ... anche se fino ad un certo punto)

Criterio 6: apparenza

a) Il sito sembra funzionante in tutte le sue parti?

b) Sembra organizzato correttamente?

c) Se il tono (o il caps lock...) è troppo urlato forse non è un buon segno.

Riassumendo, utilizziamo 4 principi

a) Principio di Autorità: a volte non è sinonimo di competenza o oggettività, ma può essere una base dalla quale partire per il confronto.

b) Principio di Coerenza: essenziale è che il testo non si contraddica, che si attenga il più possibile ai fatti, che si appoggi ad altre fonti.

c) Principio di Obbiettività: il testo dovrebbe avere uno sguardo neutrale o, almeno, presentare più vedute sull'argomento. Inoltre, l'autore non dovrebbe avere secondi fini.

d) Rasoio di Occam (o principio della semplicità): tra due ipotesi che mi sembrano similari per quanto riguarda fonti e prove, meglio scegliere quella più semplice e meglio spiegata.  
Non bisogna moltiplicare gli enti più del necessario.

 (  https://www.youtube.com/watch?v=wuNf4xEGzjc  )

Non sempre sarà possibile seguire tutti questi principi, ma l'importante è provarci. 
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Di recente ho trovato anche un "gioco" di carte, molto interessante e furbo, per essere sicuri, quando di legge qualcosa, di non essere incorsi in una fake news: Nebula. Lo si può scaricare gratuitamente qui: https://sefirot.it/ita/nebula/



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Da qui, il buon uso delle fonti ed il pensiero critico utile ad analizzarle, ci sarebbero altri discorsi da fare "dall'altro lato", come quello relativo alla sempre maggiore importanza di una buona divulgazione, anche dal lato dell'approccio con il proprio pubblico: per questo, riporto l'esempio di Piero Angela e Burioni, fatto nel video di Matteo Saudino

lunedì 24 settembre 2018

cos'è il medioevo, cos'è la storia

La storia e le fonti

Che cos'è la storia

La narrazione dei fatti importanti. Ok, ma quali sono i fatti importanti?
Possono esserlo, per esempio, quelli che producono effetti su un gran numero di persone, e ancora meglio, quanto questi effetti avranno influenza e potere sul futuro. 


Le fonti



Lo storico, per studiare gli eventi storici e cercare di capirne cause e conseguenze, si avvale di un metodo scientifico, pensiero critico e analisi delle fonti. 
Le fonti si suddividono per origine e per tema. 
Per origine abbiamo: fonti primarie, secondarie e terziarie.


Per tipologia di fonti abbiamo fonti orali, scritte, iconografiche (immagini)... reperti... narrative.. e così via.




Per approfondire il discorso sulle fonti e la loro relazione non solo con la storia, ma con il giornalismo e la valutazione quotidiana delle notizie (e delle fake news): 

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SINCRONICO: studio di un momento specifico nello stesso momento (istantanea - stesso tempo).
DIACRONICO: studio di un'evoluzione temporale.


I periodi storici vengono normalmente suddivisi in epoche (storia antica, storia greca, romana, medievale, moderna, contemporanea...), ma questi periodi non hanno una suddivisione rigida. 


ex del medioevo: può essere suddiviso in basso ed alto, e il termine (via di mezzo, o perfino "periodo oscuro") deriva soprattutto dalla volontà degli uomini del periodo appena successivo (rinascimento) di voler criticare il passato e separarsi da esso. 





Il Medioevo



Fonti, esempio: storia della scuola e oggetti che parlano

 Documenti e foto di repertorio: la scuola negli anni Foto 1 Foto 2 Foto 3 Foto 4 POSSIBILE INTERVISTA ALLO "STUDENTE DEL PASSATO"...