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mercoledì 11 luglio 2018

Socrate, schemi

Socrate, filosofo greco, (469 aC - 399 aC)

Ho un’ultima lezione da dare: essi mi devono uccidere perché sappiano quello che hanno fatto. La città dovrà affrontare la propria colpevolezza. (citato in George Steiner, Totem o tabù, in Nessuna passione spenta, p. 152)

 

Approfondimento: Biografia di Socrate 

"Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta" 

Morte di Socrate, tramite cicuta
socrate
Fonti principali su Socrate
Le metafore usate per descrivere Socrate:
- Il filosofo Bambino (l'imperatore è nudo)
- Il Jolly della filosofia
- Il Tafano di Atene (condanna di empietà, 360 voti su 500
Critica agli dei e alla tradizione, ai governanti, ai sacerdoti.
Era forse un modo, fastidioso, di offrire indipendenza e strumenti concettuali... consapevolezza. Per poter pensare con la propria testa.)
Condanna: Viene condannato da un governo democratico ma pavido. Forse volevano farne un esempio e mandare un messaggio, non ucciderlo, ma Socrate decide di rimanere e non scappare per non commettere un'ingiustizia. (Fedone di Platone)

Temi principali della sua filosofia


- Ignoranza e ironia socratica (apologia di Socrate, oracolo di Delfi)

Certo sono più sapiente io di quest’uomo, anche se poi, probabilmente, tutti e due non sappiamo proprio un bel niente; soltanto che lui crede di sapere e non sa nulla, mentre io, se non so niente, ne sono per lo meno convinto, perciò, un tantino di più ne so di costui, non fosse altro per il fatto che ciò che non so, nemmeno credo di saperlo. ( Apologia di Socrate, cap. 6)

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- Metodo socratico (maieutica e confutazione)
-- P implica Q; ma Non Q, quindi Non P

Dalla ricerca degli esempi alla riflessione generale (definizione). Dall'umiltà alla scoperta della verità dentro di sé. (Maieutica - partorire la verità.)








- Conosci te stesso

Come sai di sapere qualcosa? Genealogia delle proprie opinioni per scoprirne la provenienza e testarle filosoficamente.

Umiltà --> ex della virtù del governante (nel testo: il politico, di Platone) (metretica) ossia la capacità di riconoscere le competenze e le virtù altrui per potersene circondare; non necessariamente il proprio talento.)

- Moralismo intellettuale o intellettualismo etico
(Il male si commette solo per ignoranza; tutti ricercano la felicità)
"Solo gli ignoranti commettono il male".




- La coscienza: il Daimon di Socrate




collegamenti:
 - https://www.youtube.com/watch?v=9BeFQeiiz3g  (daimon, lavoro, felicità)
- Daimon e psicologia (Jung e Hillman): https://www.youtube.com/watch?v=EbCuqKg4AEA
- Differenza tra vocazione, mestiere, carriera e hobby: https://www.youtube.com/watch?v=0g7ARarFNnw
- Differenza tra vocazione e talento e Daimon  : https://www.youtube.com/watch?v=t5UEcqQxIew

- Importanza di curarsi dell'Anima

-- Immortalità dell'anima (Fedone)
Dimostrazioni: 
1) (Contrari: morte e vita: all'una segue sempre l'altra); 
2) Visibile e invisibile (complesso e semplice: l'invisibile e semplice è immateriale e dunque immortale); 
3)Un'essenza non accoglie mai il suo contrario

- Sul pettegolezzo: test dei 3 setacci: è vero? è buono? è utile?


Confronto tra Sofisti, Socrate, Platone: la conoscenza.


socrate
Discorso dell’apologia di Socrate, la parte finale recitata da Roberto Benigni:

Schema Socrate




socrate schema

La maieutica


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Pedagogia socratica

"La città è come un cavallo di razza, ma va pungolata e provocata se si vuole che raggiunga il suo potenziale."

« O miei concittadini di Atene, io vi sono obbligato e vi amo; ma obbedirò piuttosto al dio che a voi, e finché abbia respiro, e finché ne sia capace, non cesserò mai di filosofare e di ammonirvi [...] Tu che sei ateniese, cittadino della più grande città, non ti vergogni a darti pensiero delle ricchezze per ammassarne quante più possibile, e della tua anima, affinché essa diventi quanto più possibile ottima, non ti dai cura? »


« E dovete sperare bene anche voi, o giudici, dinanzi alla morte e credere fermamente che a colui che è buono non può accadere nulla di male, né da vivo né da morto, e che gli Dei si prenderanno cura della sua sorte. Quel che a me è avvenuto ora non è stato così per caso, poiché vedo che il morire e l'essere liberato dalle angustie del mondo era per me il meglio. Per questo non mi ha contrariato l'avvertimento divino ed io non sono affatto in collera con quelli che mi hanno votato contro e con i miei accusatori, sebbene costoro non mi avessero votato contro con questa intenzione, ma credendo invece di farmi del male. E in questo essi sono da biasimare.
Tuttavia io li prego ancora di questo: quando i miei figlioli saranno grandi, castigateli, o Ateniesi, tormentateli come io ho tormentato voi se vi sembrano di avere più cura del denaro o d'altro piuttosto che della virtù; e se mostrano di essere qualche cosa senza valere nulla, svergognateli come ho fatto io con voi per ciò che non curano quello che conviene curare e credono di valere quando non valgono nulla. Se farete ciò, avremo avuto da voi ciò che era giusto avere, io e i miei figli. Ma vedo che è tempo ormai di andar via, io a morire, voi a vivere. Chi di noi avrà sorte migliore, nascosto è a ognuno, tranne che al dio. »


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Per approfondire il tema del "conosci te stesso" tra Socrate e 

Marco Aurelio: 



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Per approfondire il tema della domanda socratica "che cos'è"








Per approfondire il tema del Daimon



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Socratici minori

Cinici, cirenaici, megarici


schema socratici minori

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ELLENISMO
Scuole elleniche - ellenismo: Stoici, Epicurei, Scettici

Certo sono più sapiente io di quest’uomo, anche se poi, probabilmente, tutti e due non sappiamo proprio un bel niente; soltanto che lui crede di sapere e non sa nulla, mentre io, se non so niente, ne sono per lo meno convinto, perciò, un tantino di più ne so di costui, non fosse altro per il fatto che ciò che non so, nemmeno credo di saperlo. ( Apologia di Socrate, cap. 6)

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DIOGENE DI SINOPE (412 ac - 323 ac)



Lezione su Diogene Cinico (29 e lode): https://www.youtube.com/watch?v=gR_Ko1Evl4E


«Sono un utopista e la società che vorrei per i miei figli, oggi, la si potrebbe solo rabberciare in qualche remoto distretto rurale e, probabilmente, a loro non piacerebbe.
Quello che, invece, non vorrei è che, tra una ventina d'anni, mio figlio cantautore non potesse più liberamente rispondere alla domanda di qualche figlio di giornalista: "Sei davvero così pessimista sul futuro di questa società?".
Inizialmente, ho pensato ai soldi come a un valido riparo dai guai della vita, dai mille pericoli del vivere che, poi, sono pericoli ridicoli: quello di non avere, di non possedere abbastanza, di non poter avere i cioccolatini, di perdere la bambinaia, di non potersi permettere le vacanze al mare. Ma, poi, mi sono chiesto: non sarà che il pericolo è proprio quello di andare a fare le vacanze al mare, di abituarsi ad alimentare dei bisogni di cui non si può più fare a meno. Di andare dal parrucchiere, di farsi il lifting e le cure di bellezza.
Ho cambiato, insomma, il mio atteggiamento. Non dico di arrivare alla scuola cinica di Diogene, però, forse è una buona strada da percorrere. Quando la vicissitudine dei bisogni diventa una necessità assoluta, questo sì che è veramente pericoloso. Per questo, vedo bene le "anime salve", questa umanità che sembra galleggiare ai margini del benessere, all'estrema periferia di questi bisogni. Penso che il bene sia proprio galleggiare intorno, muoversi ai margini, affrontare le difficoltà giorno per giorno. Solo così si riesce a "essere"».
Fabrizio De André
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Epitteto  (50 - 130 dc)


«Tra le cose che esistono, le une dipendono da noi, le altre non dipendono da noi. Dipendono da noi: giudizio di valore, impulso ad agire, desiderio, avversione, e in una parola, tutti quelli che sono propriamente fatti nostri. Non dipendono da noi: il corpo, i nostri possedimenti, le opinioni che gli altri hanno di noi, le cariche pubbliche e, in una parola, tutti quelli che non sono propriamente fatti nostri.»

(Epitteto, Manuale, 1

Manuale di Epitteto (Enchiridion)

"Non cercare di fare in modo che ciò che accade accada come desideri, ma desidera che ciò che accade accada come accada."


Vita e filosofia di Epitteto
https://www.scuolafilosofica.com/628/epitteto





Etica:
Non c'è nessun bene o male oltre quello morale.

"Prefiggiti una regola di vita alla quale ti atterrai, solo e in presenza d'altri."


---> Azione: solo l'intenzione e l'esercizio sono in nostro possesso, non il risultato.
---> Nessuno compie il male volontariamente: l'unico bersaglio (scopo) è il bene,
 ma lo si può mancare.

Fisica:
La natura è coerente con se stessa.

"Vuoi dunque qualcosa di diverso dal meglio? E cosa c'è di meglio di ciò che piace a dio?"


---> L'unico tempo da considerare è il presente.
---> Ogni cosa che accade è razionale.
---> Ogni bene è provvisorio.


Logica:
Ogni attività umana si fonda sul Giudizio.

"Non lasciarsi trascinare dalle rappresentazioni del successo altrui, il bene dipende da te."

 

---> Non accettare una rappresentazione senza valutazione.
----> Distingui l'evento dal tuo giudizio sull'evento.

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Collegamento con Marco Aurelio, Pensieri

Esercizi della Restrizione dell'Io


Se ti separi da ciò che non sei (ciò che hai fatto, ciò che dirai, ciò che gli altri pensano, ciò che appartiene al destino, o al caso) e... la tua facoltà intellettiva vive nel presente, facendo ciò che è giusto, volendo ciò che accade, e dicendo la verità, allora potrai vivere con serenità e benevolenza nel confronto del tuo daimon.



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Albert Ellis, collegamento ---> L'ansia e la terapia razionale emotivo-comportamentale (REBT). 







Per approfondire la tematica per quanto riguarda il Metodo di Studio: https://imparareadimparare.blogspot.com/2022/05/metodo-di-studio-una-panoramica.html

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Per approfondire il discorso sull'IO e il conoscere se stessi:

I comuni e la civiltà urbana

 CORNICE UNITA' DIDATTICA XI - XIII secolo , Europa, soprattutto Germania e in Italia del Nord il potere è ancora fratturato e avrà la f...