Schema Base: la filosofia dopo Hegel
Destra e sinistra hegeliana
Suddivisione che parte forse da Strauss, ma riguarda anche i rami occupati dal parlamento rivoluzionario di Parigi.
2 Temi principali:
a) La relazione tra reale e razionale (Sx: trasformatrice. Dx: conservatrice)
b) Il rapporto tra religione e filosofia (Sx: ateismo, conflitto. Dx: collaborazione, mistica)
Diversi contesti culturali
destra: universitario [storicismo metafisico idealista hegeliano]*
sinistra: giornali, salotti, piazze [rottura con la tradizione idealista]
*ex di Giovanni Gentile che istituisce l'ora di religione a scuola.
Esponenti:
Destra (vecchi hegeliani - conservatori): Bauer (inizialmente), Zeller, Gabler, Rosenkranz
Sinistra (giovani hegeliani - progressisti): Bauer (dopo), Ruge, Feuerbach, Marx
Feuerbach, sinistra hegeliana, rovesciamento materialistico dell’hegelismo
Anarchismo
Stirner: Anarchico individualista. Critica Feuerbach per aver sostituito al dio-spirito della religione e di Hegel il dio dell'umanità (uomo astratto). Ma l'unico sogetto esistente è l'individuo concreto. L'io. L'unico ---> Non lo Stato, non il Socialismo, non la società. Il singolo diviene divino.Bakunin: Anarchico collettivista. Non esiste Stato o dittatura del proletariato. L'unica legge valida è l'assunzione di responsabilità che deriva dalla libertà. Muoversi nel solco del collettivismo e dell'auto-organizzazione del sotto-proletariato (contro la divinizzazione degli operai di Marx).
"«Sono un amante fanatico della libertà, la considero l’unica condizione nella quale l’intelligenza, la dignità e la felicità umana possono svilupparsi e crescere. Non la libertà concepita in modo puramente formale, limitata e regolata dallo Stato, un eterno inganno che in realtà non rappresenta altro che il privilegio di alcuni fondato sulla schiavitù degli altri... No, io mi riferisco all’unico tipo di libertà che merita questo nome... la libertà che non conosce le restrizioni se non quelle che vengono determinate dalle leggi della nostra personale natura, che non possono essere considerate vere restrizioni, perché non si tratta di leggi imposte da un legislatore esterno, pari o superiore a noi, ma di leggi immanenti ed inerenti a noi stessi, costituenti la base del nostro essere materiale, intellettuale e morale: esse non ci limitano, sono le condizioni reali e naturali della nostra libertà..»
Approfondimento su destra e sinistra hegeliana