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mercoledì 11 luglio 2018

Aristotele, schemi

Aristotele, 

Nato a Stagira nel 384 ac

(384/3 – 322 a.C.), filosofo greco antico.

 Allievo di Platone e maestro di Alessandro Magno.



Chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l’addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui.
Da Protreptico o Esortazione alla filosofia.

Noi reputiamo di sapere, solo quando siamo riusciti a discernere le cause.
( Metafisica II, 2, 994b)
La Retorica è corrispondente alla Dialettica; perciocché l’una e l’altra si travaglia intorno a certe cose, le quali si può veder che sono in un certo modo comuni a tutti, e non ad alcuna determinata scienza sottoposte. Onde che tutti ancora partecipano in un certo modo d’ambidue; perché non è persona, che fino a un certo che, non si metta dall’un canto a cercar di contraddire alle ragioni altrui, e mantener le sue: e dall’altro ad accusare e difendere.
IL SISTEMA
Filosofo del trattato filosofico, non dialoghi o aforismi. 
La verità non è qualcosa da ricercare e approfondire sempre e comunque (Platone, Socrate) ma è un punto fermo. Una volta trovata, tale resta.
Devo allora estendere il sapere in ogni ambito, non rimetterlo in discussione. 
---> mirando ad una enciclopedia del sapere

Tutti gli uomini per Aristotele sono curiosi e portati al sapere.
La filosofia nasce dalla Meraviglia (Thauma --> turbamento e stupore insieme)
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TIPOLOGIA DI SCIENZE
1) scienze TEORETICHE  [riguardano il necessario --> scienza]
A) Filosofia prima - enti in quanto enti - [metafisica]
- Ontologia (scienza dell'essere), Teologia (Dio come ente e motore immobile), Eziologia (studio delle cause), Usiologia ( forma, materia, sinolo) [da sostanza, Ousia]   
b) Matematica
c) Fisica
2) Scienze pratiche (etica e politica) [riguardano il possibile]
3) Scienze poietiche (produttive), le arti (poetica, retorica, danza, musica...)

Le scienze






https://lh3.googleusercontent.com/JGgnRJDsbgrgK_QKTysHb5PqexUe3hccy1jrnxqU7IWEIjLrKZN8oTNxtqups2nEifXAWUJVLMmt2A=w446-h220


La metafisica



Le dieci categorie aristoteliche (sostanza e accidenti)



Le idee di Platone sono sganciate dalle cose (materia), in Aristotele la forma è connessa alla materia (serve "un mondo solo")
Materia e forma non sono mai disgiunte, sono Sinolo (insieme).

Ogni cosa ha una potenza (possibilità) [uovo]: può subire un cambiamento, non qualsiasi cambiamento, e diviene quindi atto.[pulcino]

La materia si relaziona alla potenza; la forma all'atto.
Anche il "secondo" atto, diviene potenza per un altro atto, come una catena con due estremi. 
Materia pura (Apeiron) [solo teorica] ---> Atto puro (senza potenza) compiuto 

TEOLOGIA

Conosciamo tramite la sensibilità (sinolo) e allora come conosco un atto puro, senza materia, quindi senza sensi?
E' una conoscenza di puro ragionamento. 



Dio è [Atto puro] e devo arrivarci per ragionamento.

Ogni movimento dipende da un altro movimento. Tutto ciò che si muove è mosso (causato) da qualcosa. 
La catena non può arrivare all'infinito (come nell'effetto domino https://www.youtube.com/watch?v=6ymnKOFYj6I), ci deve essere dunque un Primo Motore, non mosso da altro. 

--> arriviamo al Motore Immobile, e siccome il mutamento è dovuto alla materia, esso è Atto Puro.
Quindi:
- Non ha materia (è spirituale, sovrasensibile)
- Esso è perfetto --> altrimenti si muoverebbe per ottenere la perfezione
- Esso è eterno ---> non può morire o corrompersi
- Esso è pensiero perfetto ---> pensa alla cosa più perfetta --> pensiero di pensiero(se stesso). La "sua" felicità è bastare a se stessi.

Questo atto puro è Dio (ontologia --> teologia)

Il primo motore immobile non ha personalità o volontà, non è un dio creatore, lo ordina.

Non stabilisce nessuna relazione con i popoli o gli uomini (non si tratta della religione positiva), è una sorta di "dio di pura ragione".

Come fa a muovere tutto l'universo senza muoversi?
Esso muove come causa finale. (Amato e amante). 

Scienze teoretiche

Aristotele era un osservatore della natura. Si torna quindi allo studio della Natura.

Queste si studiano senza scopo, in modo razionale, confidando nella necessità della natura.

La filosofia prima si occupa di "enti in quanto enti"
La matematica e la geometria di enti immobili (statica)

La fisica si occupa di enti in movimento (nel divenire ordinato della natura)
A differenza di quanto pensavano i presocratici, per Aristotele la fisica non si occupa dei principi primi. (La fisica è filosofia seconda, ma di eguale rispetto)

La fisica aristotelica

La fisica: mondo lunare e sublunare.


Tipi di movimento

a) Locale (spostamento)
b) Qualitativo (alterazione)
c) Quantitativo (accrescimento o diminuzione)
d) Sostanziale (generazione o corruzione)


Nella Fisica ci interessa il come, non il perché (già visto nella filosofia prima)
4 tipi di cause
a) Materiale (possibilità)
b) Efficiente (lavoro, azione)
c) Formale (modello)
d) Finale (scopo)
Ex biologico (qui tre convergono): Gatto
a) Materiale: ossa, peli, occhi...
b) Efficiente: un altro gatto
c) Formale: essere un gatto
d) Finale: essere un gatto!


Anche nell'uomo convergono queste cause?
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Come è fatto il mondo? Lo deriva dall'osservazione ---> due tipi di mondi, due tipi di movimento

Il moto del mondo Celeste è eterno e regolare, circolare; il moto Terrestre è lineare --> le cose tendono ad aggregarsi e staccarsi ---> causa del mutamento. 

Perché cade in terra la mela e non la luna?

Perché? Dove sta la gravità?




---> La luna è fatta di etere (quintessenza), qualcosa di diverso dalla mela. 
---> Non ci sono orbite, non c'è il vuoto e diversi cieli (uno per ciascun astro) [a seconda da chi ci sono da 10 a 55 sfere...]
---> L'universo è finito (l'infinito non è in atto: è una potenza --> contro il paradosso di Zenone), esso è completo e perfetto e unico (o ci sarebbero più luoghi naturali ai quali tornare). 

---> Sono teorie che a noi sembrano bizzarre (per abitudine o conoscenza?) ma sono a loro modo razionali e filosofiche.


http://images.slideplayer.it/3/976161/slides/slide_8.jpg

Fisica, teoria dei luoghi naturali

Gli oggetti tendono a ritornare al loro luogo d'origine. Se lo sposto, "vuole tornare a casa"
ex del sasso lanciato in aria o l'aria in acqua (le bolle). Il fumo sale... e via dicendo


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Al mondo terrestre o sublunare appartiene il moto rettilineo; al mondo lunare o celeste il moto circolare.

Biologia

In un certo senso fa parte della Fisica.
A. è un osservatore: si occupa di generazione, formazione, riproduzione degli animali, costituzione e via dicendo, ma sono dettagli specifici.
Ha un aspetto finalistico (contro Darwin e Democrito): ogni organo ha una sua funziona (causa finale ed efficiente)
L’organismo è composto da parti eguali (i tessuti) e parti composte (organi).

L’Anima, forma del corpo umano, sua essenza [Psicologia] fa sempre parte della Fisica





L'anima è l'atto primo (l'essere vivo) di una creatura vivente.
Il gatto vivo è vivo in atto, quello morto (o meglio pensato e non nato) lo è solo in potenza.
---> Per A. non ha senso chiedersi dove sia l'anima dopo la morte: essa è la funzione di essere vivi.
----> Come si può essere vivi?
3 funzioni fondamentali: nutrirsi, crescere, riprodursi
I vegetali sono vivi ma si limitano a respirare e nutrirsi (anima vegetativa)
Gli animali possono anche muoversi, percepire, provare (anima sensitiva)
Gli esseri umani possono anche ragionare (anima razionale)
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Osservazione: un AI che anima ha? (ex l'uomo bicentenario)

GNOSEOLOGIA
Per Aristotele conoscere non è ricordare. 
Il neonato non sa nulla. La nostra mente inizialmente è vuota (tabula rasa) 

La prima conoscenza è quella sensibile: quanto esperiamo.
Segue la possibilità di connettere le varie esperienze (movimento, rumore, osservazione)
Altra possibilità di conoscenza è quella di riprodurre immagini (immaginazione-memoria)

---> questa mi permette di associare il particolare all'universale (comprendo la sua essenza grazie al ragionamento [sostanza e attributi])
---> e di creare "chimere" (pegasi, unicorni...) [fantasia]
---> ancora, di creare meccanismi di ragionamento complessi (previsioni, associazioni, calcoli, progetti) e tutto ciò è tipicamente umano.

La Logica (proposizionale) di Aristotele


La logica è posta da Aristotele come fondamento e punto comune di metodo delle altre scienze.
È lo studio del metodo di ragionamento.
Tre sono i suoi principi basilari:

Principi comuni scienze:

1) principio di non contraddizione: una cosa non può essere se stessa e il suo opposto nello stesso tempo, o – una proposizione non può essere sia vera sia falsa nello stesso momento.  (Un uomo morto non è anche vivo nello stesso istante… a volte un gatto sì) 
(a non è non a).
2) principio di  identità: una cosa è uguale a se stessa (a = a ).


3) principio del terzo escluso: una cosa è se stessa oppure no, non esiste un terzo caso. O una proposizione è vera o falsa, non esiste un terzo valore. (a è a o non è a) 
(a è vera o è falsa)

Tipi di ragionamento:

INDUZIONE: dal particolare all’universale. Produce nuove informazioni, non è sempre vera.
Ex: molti cigni sono bianchi -> tutti i cigni sono bianchi.
DEDUZIONE: dall’universale al particolare. Non produce nuove informazioni, ma è sempre vera.
Ex: Socrate è un uomo -> Socrate è mortale.

Concetto:

Il concetto è un insieme di elementi comuni.
Esempi: il concetto di cane è l’insieme di tutti i cani. Il concetto di barboncini è l’insieme di tutti i barboncini.

Estensione e comprensione

L’estensione è l’ampiezza del concetto.
La comprensione è la sua specificazione.
Fra di loro sono inversamente proporzionali: all’aumentare dell’estensione diminuisce la comprensione, e viceversa.
Esempi: il concetto “barboncini” ha un’estensione minore ed una comprensione maggiore di quello di “cane”.
Ossia è più ristretto ma meno vago.

Logica dei sillogismi

Sillogismo: più proposizioni concatenate logicamente.


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Il sillogismo è costituito da tre parti:
  1. PM = Premessa maggiore (Tutti gli M sono A) Tutti gli uomini sono mortali
  2. pm = Premessa minore  (B è M) Socrate è un uomo
  3. c = Conclusione. (B è A) Socrate è mortale

    SE sono vere le premesse, ed il sillogismo è corretto, le conclusioni non possono essere false.

    M è il termine medio (in questo caso Uomini) e si trova sia nella PM sia nella pm: è l’elemento in comune e la chiave del sillogismo.

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Differenza tra verità di un sillogismo (o di una proposizione) e verità formale di un sillogismo

Verità: la verità delle premesse, la coincidenza con il reale.
esempio: è vera la proposizione “Ora piove” se ora piove. Se ora NON piove, è falsa.
Verità formale o validità del sillogismo: se il sillogismo è ben formato e costruito a livello logico, se segue le regole.

https://image.slidesharecdn.com/aristotele-160510193037/95/aristotele-38-638.jpg?cb=1462937091
ESEMPI:
ex 1: ragionamento falso, ma valido.
PM: Ogni animale vola,
pm: L’asino è un animale
C: dunque, l’asino vola.

ex 2: ragionamento presumibilmente vero, ma non valido.
PM: Gli dei sono immortali
pm: gli uomini non sono dei
c: gli uomini non sono immortali


ex 3 sillogismo falso e non valido
PM: Tutte le forchette hanno tre denti
pm: mio nonno ha tre denti
c: mio nonno è una forchetta


ex 4 sillogismo falso e valido

PM: Tutto ciò che ha tre denti è una forchetta

pm: mio nonno ha tre denti

c: mio nonno è una forchetta


Quadrato degli opposti.


Vi sono 4 possibili casi che derivano dalle parole latine
AffirmI (universale  e particolare positive +)[ A I], nEgO (universale e particolare negative -).


http://www.parodos.it/filosofia/ar.JPG

Relazioni tra i 4 modi delle proposizione.


Contrarie A-E : Tutti gli uomini sono felici; tutti gli uomini sono infelici (non possono essere vere entrambe)
SUB CONTRARIE I-O: qualche uomo è felice, qualche uomo è infelice (sì entrambe vere, no entrambe false)
AI EO conseguenti: tutti gli uomini sono felici, qualche uomo lo è; tutti gli uomini sono infelici, qualche uomo lo è  (dalla prima consegue logicamente la seconda)
IE AO contradditorie: tutti gli uomini sono felici, qualche uomo non è felice; tutti gli uomini sono infelici, qualche uomo è felice. (NO entrambe V, NO entrambe F)
Un altro esempio
a) "Questa palla è bianca" - "Questa palla è nera". Non possono essere entrambe vere, ma possono essere entrambe false --> La palla potrebbe essere rossa. [Contrarie]
b) "Questa palla è bianca" - "Questa palla non è bianca". Non possono essere entrambe vere. Non possono essere neppure entrambe false. [Contraddittorie]
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Poetica: bellezza, commedia e tragedia
Per A. a differenza di Platone l'arte è molto importante

Bellezza: una cosa è bella quando raggiunge il suo scopo. 
Quando la forma si esplica al meglio nella materia. (In natura, uomini, paesaggio, arte...)

Lo scopo della natura è già dato (la natura in sé)
Lo scopo dell'arte è mostrare l'universale nel particolare.
 (ex organicità e armonia: ordine e misura)


La più grande bellezza è sia sensoriale sia intellettuale: incontrandola trovo un doppio piacere (sensi, idea). ---> talvolta opere esteticamente "brutte" danno idee belle.

Tragedia e commedia

Poetica (libro riscoperto nel 1400): entrambe riguardano il possibile.

L'arte è imitazione (di storie, ambienti, uomini) ma - a differenza di Platone - può fornire una conoscenza valida: anzi, può mostrare qualcosa che il modello non rivela. 

L'artista sceglie cosa mettere in scena: le cose più importanti in base al tema.

 La storia deve essere Verosimile per rendere fattibile il patto di sospensione dell’incredulità, ma non vera (o sarebbe narrazione storica e non creazione letteraria)

Ad ogni modo, la storia della poetica non è vera. Della verità storica, si occupa ovviamente la storia. --> per questo, la narrazione può essere più universale della storia, perché ha un suo tema e non solo una sequenza di eventi.

La storia raccontata deve essere verosimile: i caratteri della verosimiglianza di una storia narrata aiutano il lettore (o lo spettatore) ad “entrarci dentro”, ed assaporarla meglio.
Narrazione ed emozione

Umberto Eco
Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro”

“Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all’interno della nostra memoria. Ogni libro porta qualche elemento, un’aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro”

Mimesi (mi connetto a quel personaggio)
Catarsi (sublimo le mie emozioni tramite quelle del personaggio)
(ex tragedia e videogiochi?)
"Mediante la presentazione di casi di terrore e pietà la tragedia ha il compito di sollevare e purificare l'animo da siffatte emozioni"

La struttura in 3 atti
In una storia, in generale, ci sono tre fasi narrative: un inizio, con un suo equilibrio di partenza; una seconda fase dinamica di svolgimento (preceduta da un primo punto di svolta); e una terza fase di conclusione, con un suo secondo equilibrio (preceduta da un secondo punto di svolta della vicenda).

Unità drammaturgica: una storia deve avere un unico problema (tema) principale. 
Deve quindi essere caratterizzata dallo svolgimento di un plot (trama), la trasformazione dei personaggi e l'elaborazione del tema (di cosa parla). Tutte le parti devono essere in armonia (come nella musica).
I personaggi devono rivelare le loro disposizioni morali (e i loro caratteri psicologici) tramite le azioni consapevoli e le reazioni agli eventi dell'intreccio. 
La tragedia è quindi mimesi (rappresentazione) del passaggio dalla felicità all'infelicità (a volte viceversa) dei personaggi, dove le caratteristiche di necessità e veri-somiglianza (coerenza) danno carattere unitario e sensato alla storia. 

Nella tragedia la catarsi emotiva è causata da casi di pietà e terrore.

La pietà si genere da eventi dove catastrofi colpiscono degli innocenti; il terrore si genera quando qualcosa di tragico accade a personaggi che ci assomigliano (mimesi: possono rappresentarci). 

I finali: devono essere logici (verosimili) ma sorprendenti (ex, il Sesto Senso)

La differenza tra tragedia e commedia

Tragedia: si occupa di storie dove i personaggi (specie i protagonisti) sono considerati superiori a noi e, come tali, degni di approvazione. 

Si soffre per loro, con loro.

Commedia: si occupa di storie dove i protagonisti sono considerati inferiori a noi, e quindi ne ridiamo (ex Fantozzi)

Aristotele è forse più interessato alla tragedia, per la sua possibilità di catarsi (sublimarsi delle emozioni - come accade pure nella danza dionisiaca) e ne discute anche le unità spaziali e temporali: la tragedia dovrebbe avvenire in un solo tempo (circa un giorno, per esempio) e un solo luogo (per esempio una medesima città). 

[Anche se le unità aristoteliche di spazio e tempo sono più che altro un'esegesi del rinascimento del 500]


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6 elementi costitutivi della tragedia





Quindi: 3 parti strutturali e interne. Carattere (ethos), Fabula (mythos), e pensiero (Dianoia) e 3 mezzi esterni: Linguaggio (lexis), Musica (melos), apparato scenico (opis)

Nella fabula gli eventi sono legati più da un perché che da un prima-dopo (necessità e e verisimiglianza). Il legame tra personaggio e storia non è casuale: quella storia, in base al pensiero, può capitare solo a quel personaggio. 


Commedia: si occupa di storie dove i personaggi sono considerati inferiori a noi, sostanzialmente buffi od inetti, e non si soffre per loro, perlopiù ci si ride sopra.

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La forma delle Storie



La Retorica
Appartiene al mondo del probabile e del verosimile (non è scienza), serve per produrre discorsi persuasivi. Il discorso deve essere tarato in base al target, è usata in ambito forense o politico.

Retorica: I tre elementi della Persuasione

1. Ethos (Credibilità e fiducia)

2. Pathos (Emozione ed energia)

3. Logos (Logica e razionalità)



Importanza di sapere usare esempi chiari, argomentazioni brevi, partire da premesse già note agli ascoltatori (che tutti condividono) e procedere a piccoli passi. 

Etica
Per A. tutti miriamo alla felicità, ma i nostri fini o la nostra definizione è diversa. 

Per questo dobbiamo dare grande importanza ai mezzi (al contrario dello stile "macchiavellico") ---> Sono i mezzi a dover dare solidità ai fini.





Per raggiungere la felicità dobbiamo "esprimere al meglio la forma nella potenza" -->
"esprimere al meglio noi stessi" (musicisti, scienziati, insegnanti, sportivi, studenti...) -->
facendo qualcosa di utile agli altri, in un contesto etico.

 Felicità --> autorealizzazione virtuosa ottenuta in un contesto di civile convivenza attraverso comportamenti etici.  

Tutti abbiamo un tesoro dentro e se non lo tiriamo fuori è perché non siamo nell'ambiente giusto. (vd politica) 


Data la psicologia, per A. l'uomo è felice quando utilizza la ragione, che è la sua parte più propria ---> vita teoretica

La sua è una Etica delle Virtù
Virtù etiche (morali) e dianoetiche (intellettuali) e giusto mezzo

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La virtù etica principale è la giustizia (sapere qual è il giusto mezzo nelle varie occasioni)

La giustizia può essere:

Distributiva: (meritocrazia)  (che impone di restituire a ciascuno ciò che ha precedentemente dato)
Commutativa: Eguaglianza (pareggiare i vantaggi e gli svantaggi tra i membri della società)

---> importanza della politica (L'uomo è un animale politico\ socievole per natura) ---> che dovrebbe dare la possibilità ai suoi cittadini di
vivere bene, poter svolgere una vita teoretica, andare a teatro (catarsi) e via dicendo...

L’amicizia in Aristotele (etica nicomachea)


Nessuno sceglierebbe per sé una vita senza amici
Pochi sono gli amici che sono tali in base al bene; di più quelli legati per il piacere e ancora in quantità maggiori quelli legati per l’utilità, ma la durata ed il valore sono inversi. L’amicizia basata sulla bontà è più lunga e duratura, e fa crescere la virtù degli amici. Le altre sono effimere e superficiali.
Gli amici spesso sono tali o per intimità\vicinanza (ex compagni di classe, colleghi di lavoro) o per somiglianza (carattere, cultura, contesto)
Un uomo buono ama se stesso e riconosce simile virtù nell’amico; un uomo cattivo non ama se stesso e frequenta altri non per la loro virtù ma per utilità o piacere effimero; o per “allontanarsi da sé”.
Approfondimenti:

Approfondimento Logica di Aristotele: https://www.slideshare.net/fsbet/sillogismo

Approfondimento sul talento come unicità e modo di innalzare gli altri (etica) - D'Avenia


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Fonti, esempio: storia della scuola e oggetti che parlano

 Documenti e foto di repertorio: la scuola negli anni Foto 1 Foto 2 Foto 3 Foto 4 POSSIBILE INTERVISTA ALLO "STUDENTE DEL PASSATO"...