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mercoledì 12 ottobre 2022

Diogene Cinico, Epitteto, Epicuro (cinici, stoici, epicurei)

Socratici minori

Cinici, cirenaici, megarici


schema socratici minori

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ELLENISMO
Scuole elleniche - ellenismo: Stoici, Epicurei, Scettici

Certo sono più sapiente io di quest’uomo, anche se poi, probabilmente, tutti e due non sappiamo proprio un bel niente; soltanto che lui crede di sapere e non sa nulla, mentre io, se non so niente, ne sono per lo meno convinto, perciò, un tantino di più ne so di costui, non fosse altro per il fatto che ciò che non so, nemmeno credo di saperlo. ( Apologia di Socrate, cap. 6)

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DIOGENE DI SINOPE (412 ac - 323 ac)



Chi vuole conservare la propria integrità morale dovrebbe cercare un buon amico o un acceso nemico, per poter sfuggire al vizio mediante i rimproveri o le cure



Lezione su Diogene Cinico (29 e lode): https://www.youtube.com/watch?v=gR_Ko1Evl4E
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Diogene e Alessandro Magno.
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Diogene il cane, o "Il socrate pazzo"


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«Un fanciullo mi ha battuto nel vivere con semplicità»
                                                   (Nicolas Poussin, 1648)

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Tra Egina e Corinto, divenne uno strano schiavo
«E chiedendogli l'araldo che cosa sapesse fare, Diogene rispose: «Comandare agli uomini». Fu allora che egli additò un tale di Corinto che indossava una veste pregiata di porpora, il predetto Seniade, e disse: «Vendimi a quest'uomo: ha bisogno di un padrone».
(Diogene Laerzio, Vite dei Filosofi VI, Vita di Diogene, 32)
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Diogene e i paradossi. 
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"Dov'è l'uomo? Cerco l'uomo" La critica alla società e l'importanza della libertà.

"... (Diogene) voleva significare appunto questo: cerco l'uomo che vive secondo la sua più autentica natura, cerco l'uomo che, al di là di tutte le esteriorità, le convenzioni o le regole imposte dalla società e al di là dello stesso capriccio della sorte e della fortuna, ritrova la sua genuina natura, vive conformemente a essa e così è felice.


Primo filosofo a definirsi "cittadino del mondo", può dirsi "proto-comunista"
Tutto appartiene agli dei; i sapienti sono amici degli dei; i beni degli amici sono comuni. Perciò i sapienti posseggono ogni cosa.
«l'Uomo ha complicato ogni singolo semplice dono degli Dei».
«L'unica retta costituzione politica è quella che regola l'universo.»

«Sono un utopista e la società che vorrei per i miei figli, oggi, la si potrebbe solo rabberciare in qualche remoto distretto rurale e, probabilmente, a loro non piacerebbe.
Quello che, invece, non vorrei è che, tra una ventina d'anni, mio figlio cantautore non potesse più liberamente rispondere alla domanda di qualche figlio di giornalista: "Sei davvero così pessimista sul futuro di questa società?".
Inizialmente, ho pensato ai soldi come a un valido riparo dai guai della vita, dai mille pericoli del vivere che, poi, sono pericoli ridicoli: quello di non avere, di non possedere abbastanza, di non poter avere i cioccolatini, di perdere la bambinaia, di non potersi permettere le vacanze al mare. Ma, poi, mi sono chiesto: non sarà che il pericolo è proprio quello di andare a fare le vacanze al mare, di abituarsi ad alimentare dei bisogni di cui non si può più fare a meno. Di andare dal parrucchiere, di farsi il lifting e le cure di bellezza.
Ho cambiato, insomma, il mio atteggiamento. Non dico di arrivare alla scuola cinica di Diogene, però, forse è una buona strada da percorrere. Quando la vicissitudine dei bisogni diventa una necessità assoluta, questo sì che è veramente pericoloso. Per questo, vedo bene le "anime salve", questa umanità che sembra galleggiare ai margini del benessere, all'estrema periferia di questi bisogni. Penso che il bene sia proprio galleggiare intorno, muoversi ai margini, affrontare le difficoltà giorno per giorno. Solo così si riesce a "essere"».
Fabrizio De André
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Epitteto  (50 - 130 dc)


«Tra le cose che esistono, le une dipendono da noi, le altre non dipendono da noi. Dipendono da noi: giudizio di valore, impulso ad agire, desiderio, avversione, e in una parola, tutti quelli che sono propriamente fatti nostri. Non dipendono da noi: il corpo, i nostri possedimenti, le opinioni che gli altri hanno di noi, le cariche pubbliche e, in una parola, tutti quelli che non sono propriamente fatti nostri.»

(Epitteto, Manuale)

Manuale di Epitteto (Enchiridion) [pdf]

"Non cercare di fare in modo che ciò che accade accada come desideri, ma desidera che ciò che accade accada come accada."


Vita e filosofia di Epitteto
https://www.scuolafilosofica.com/628/epitteto





Premessa:
 il primo approccio alla filosofia non dovrebbe essere solo quello di seguire o insegnare lezioni, ma di applicare i principi. Vivere come un filosofo che apprende e si mette in gioco, più che come un maestro che rivela.

Etica: 
Non c'è nessun bene o male oltre quello morale.

"Prefiggiti una regola di vita alla quale ti atterrai, solo e in presenza d'altri."


---> Azione: solo l'intenzione e l'esercizio sono in nostro possesso, non il risultato.
---> Nessuno compie il male volontariamente: l'unico bersaglio (scopo) è il bene,
 ma lo si può mancare.
----> Cura la tua interiorità, la tua coscienza: quel lume della ragione che puoi controllare. 
Puoi perdere tutto ma non la tua intenzione e la tua dignità.
---> Gli altri non possono ferirti proprio per questo centimetro di libertà che ci rimane. 
Solo gli amici hanno accesso alle tue debolezze, ma bisogna sceglierli per stima, non solo per piacere o affetto.

I democratici possono condannare Socrate, ma lui può decidere di filosofare fino alla fine.
Vespasiano può minacciare il senatore Elvidio Prisco, lui può decidere di non aver paura di morire.
Abbiamo sempre il potere di NON rinunciare a noi stessi.




Fisica: 
La natura è coerente con se stessa.

"Vuoi dunque qualcosa di diverso dal meglio? E cosa c'è di meglio di ciò che piace a dio?"


“Non tutte le tempeste arrivano per distruggerti la vita. Alcune arrivano per ripulire la tua strada”. (Seneca)

---> L'unico tempo da considerare è il presente.
---> Ogni cosa che accade è razionale.
---> Ogni bene è provvisorio.
-----> Tieni presente i tuoi limiti e fanne un punto di forza (vita e unicità).
---> Sii grato per quello che accade e impara a perdonare. Non perché hai sbagliato per forza. Ma perché non troverai niente di utile nelle lamentele.


Logica: 
Ogni attività umana si fonda sul Giudizio.

"Non lasciarsi trascinare dalle rappresentazioni del successo altrui, il bene dipende da te."


 ---> Non farti plagiare da una felicità impermanente. Non confondere la breve

 soddisfazione con la più lunga felicità.


---> Non accettare una rappresentazione senza valutazione.

----> Distingui l'evento dal tuo giudizio sull'evento.

----> Ripensa alla tua vita per migliorare te stesso. Curare la propria persona per divenire sempre più consapevole.

---> Non avere paura della morte: un limite all'esistenza tende a dar luce a quei giorni. 
Seneca a Lucilio: " Che la morte possa coglierti nel momento di maggior splendore".

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Collegamento con Marco Aurelio, Pensieri

Esercizi della Restrizione dell'Io


Se ti separi da ciò che non sei (ciò che hai fatto, ciò che dirai, ciò che gli altri pensano, ciò che appartiene al destino, o al caso) e... la tua facoltà intellettiva vive nel presente, facendo ciò che è giusto, volendo ciò che accade, e dicendo la verità, allora potrai vivere con serenità e benevolenza nel confronto del tuo daimon.



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Albert Ellis, (psicologo clinico) collegamento ---> L'ansia e la terapia razionale emotivo-comportamentale (REBT). 


L'ansia in sé è  normale: una simulazione cognitiva verso il futuro, ma spesso tende a diventare eccessiva e crea problemi. Alla fine è un'attivazione energetica che potrebbe perfino aiutarci, ma la paura dell'ansia ci blocca.

Più che dall'evento, dipende dai nostri pensieri sull'evento. Ma quei pensieri e quell'attivazione arriva e passa: non puoi evitare i pensieri o l'agitazione, ma puoi notarli senza giudicare e lasciarli andare.

Spesso per tentare di superarla usiamo soluzioni disfunzionali come il controllo, l'evitamento e la richiesta di aiuto, ma non facciamo che peggiorare la situazione.

[Il ragno non saprebbe più regolare le sue 8 zampe se in ogni momento tentasse di controllare razionalmente il movimento]

Non possiamo controllare emozioni e pensieri, ma solo le azioni.

Evitare una situazione potenzialmente ansiosa non fa che far crescere l'ansia per quello che stai evitando. Può essere utile invece toccare con mano quell'occasione, aumentare la superficie di contatto per aumentare progressivamente la nostra resilienza e la nostra gestione emotiva.

L'aiuto quando davvero ci serve è utile, ma spesso diventa una resa: ci rendiamo conto che non siamo in grado di fare qualcosa (o così abbiamo deciso) e deleghiamo ad altri.

L'evitamento si combatte con l'esposizione. Il controllo con il lasciar andare dopo aver notato senza giudicare. La richiesta di aiuto con la responsabilità e l'iniziativa.


Altri tipi di evitamento sono il perfezionismo, che spesso porta al blocco, e l'iperattività che porta al controllo e al senso di colpa: in entrambi i casi bisogna imparare ad essere gentili con se stessi. Se quel giorno non si è fatto abbastanza, ci si rimboccherà le maniche quello seguente. 

Niente scuse, ma niente rimproveri stressanti e giudizi esagerati. 

Si limita l'ansia derivata dall'eccesso di ragionamento se si sta meno nel presente e più nel passato o nel futuro: si resta più nel presente se ci si appiglia più ai sensi e alle emozioni rispetto alle idee.


Rabbia e senso di colpa spesso si legano all'ansia.

Per il senso di colpa: serve a poco ragionarci (o sragionarci) serve essere consapevoli di eventuali errori, prenderne la responsabilità senza dare la colpa agli altri e, se possibile, rimediare.

Per la rabbia, può servire cambiare momentaneamente aria, tentare di rallentare i movimenti ed abbassare i toni, poi - dopo - ritornare a discutere.

Per l'ansia sociale e relazionale: cerca di pensare meno a te stesso e la tua insicurezza (porta all'analisi auto-paralizzante) e di più all'ascolto e agli altri.

Per l'ansia scolastica e lavorativa: cerca di prepararti a dovere, ma non puoi sapere davvero se sei pronto finché non ci provi, e continuare a rimuginarci sopra, ancora una volta, porta alla paralisi e all'ansia.







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La peggiore fantasia: più cerchi la paura, più questa scompare.


Favola dei porcospini, Schopenhauer



Ruota della consapevolezza: sensi, corpo, pensieri e emozioni, relazioni.

Utilità della meditazione per rendersi consapevoli (senza giudizio) dei propri stati (pensieri e attivazioni).




Approfondimenti \ fonti


Per approfondire la tematica per quanto riguarda il Metodo di Studio: https://imparareadimparare.blogspot.com/2022/05/metodo-di-studio-una-panoramica.html

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Per approfondire il discorso sull'IO e il conoscere se stessi:

Articolo sugli esercizi anti-vergogna


Live di Rick Du Fer sulle 10 regole d'oro dello stoicismo:



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(VAI AL LINK)

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Podcast e fonti audio di sintesi o approfondimento consigliati

 Approfondimenti e consigli: - Corso di filosofia di Scrip (Ermanno Ferretti) :  https://www.youtube.com/playlist?list=PLFRYVVEHvMSxPuLw6f...