CORNICE UNITA' DIDATTICA
XI - XIII secolo, Europa, soprattutto Germania e in Italia del Nord il potere è ancora fratturato e avrà la forma comunale.
Questo causerà lo scontro tra gli imperatori (specie Federico I e Federico II) e i comuni.
LE CITTA' MEDIEVALI
Con la crescita demografica ed economica le città si ripopolano, nascono nuovi mestieri e corporazioni.
Torri, cappelle private e borghi di strade spesso strette e con tele cerate come finestre.
Sono spesso città sporche e pericolose ma più "democratiche" delle precedenti ville in campagna.
Igiene e incendi rappresentano un problema (1/3 dei bambini non superava i 5 anni)
Le corporazioni dei mestieri simili si formano intorno ad arti maggiori (notai, cambiavalute, lavoratori della lana e seta, pelliciai, medici e speziali) e minori. (calzolai, fornai, fabbri...)
I capi della corporazione (non ne fanno parte apprendisti e salariati) decidono minimi di qualità, prezzi, salari.
LA CULTURA
Dall'XI quella ecclesiastica (monasteri e scuole vescovili) si accompagna a quella laica e alle università.
Servono più funzionari, contabili, esperti di diritto (anche per le dispute come quella legata alle investiture).
I clerici vagantes viaggiano per l'Europa, almeno fino al divieto: non ci si poteva permettere la perdita di troppi studenti utili e paganti. (dal 1200)
Nel XIII secolo gli stipendi degli insegnanti erano molto alti, e venivano pagati dagli studenti.
(200 lire, circa il mantenimento annuale di uno studente medio, mensilmente; un libro poteva costare 40 lire, meno se copiato tramite fascicolazione).
Spesso gli insegnanti provenivano da famiglie ricche: gli esami costavano molto e si riconoscevano per i vestiti (abito rosso e cappello di pelliccia).
SVILUPPO DEI COMUNI IN ITALIA SETTENTRIONALE (XI E XII SECOLO)
Dove il potere centrale è debole le città si auto-organizzano, dapprima come repubbliche marinare o città vescovili, poi come comuni.
Il comune nasce da un patto tra cittadini (Cives) prima guidato da famiglie aristocratiche (che nominavano uno o due consoli che duravano un anno), successivamente il comune è retto anche da famiglie borghesi di media ricchezza. (Non il popolino).
Dapprima l'imperatore concede dei diritti alle città comunali, a patto di essere ben accolto, ricevere uomini in armi e le tasse.
A livello amministrativo le cariche comunali si riunivano in un arengario (consiglio) che eleggeva un console con funzioni militari e di ordine pubblico, supportato da un consiglio degli anziani.
Nel periodo del comune aristocratico, spesso le famiglie entravano in conflitto.
Il comune si fonda sui principi di: partecipazione collettiva, alternanza, eleggibilità e temporaneità dei funzionari.
I comuni italiani erano in buona parte diversi da quelli tedeschi o inglesi: governavano il contado, si sono scontrati con poteri maggiori (come l'imperatore) e avevano una milizia cittadina.
SCONTRO TRA COMUNI E IMPERO
Dopo il periodo degli Ottoni in Germania segue un periodo di vuoto di potere.
Si scontrano due famiglie: la casata di Baviera e quella di Svevia (Guelfi e Ghibellini).
La nascita di FEDERICO II e il tentativo "da sud" (1194)
Il figlio di Federico I, Enrico VI si sposa con Costanza d'Altavilla (Figlia di Ruggero II): l'idea è di dominare l'Italia da Sud quando non si è riusciti da Nord.
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Altro:
Puntata del mythonauta su Como e l'isola comacina (de sfroos)
Incendio dell'isola comacina (1169) e maledizione del vescovo Vidulfo.
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